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    Giovedì la presentazione del libro “Italia 1936” al Circolo Savoia

    21 feb, 2017

    Giovedì 23 febbraio alle ore 19.00 nei saloni del Reale Yacht Club Canottieri Savoia è in programma la presentazione del libro “Italia 1936. Ricordando la prima medaglia olimpica della vela italiana”, a cura di Paolo Rastrelli. L’autore racconterà l’epopea olimpica dell’imbarcazione Italia, 8 metri Stazza Internazionale, che fa ancora bella mostra di sé nel golfo di Napoli. Interverranno Carlo Campobasso, presidente RYCC Savoia, Giuseppe La Scala, presidente di Garnell e Senior Partner di La Scala Studio Legale, e l’atleta olimpico Giorgio Poggi. Modera Massimo Calenda, giornalista Rai.

    Nell’agosto del 1936, durante le Olimpiadi di Berlino, Italia conquistava, nelle acque di Kiel, la prima medaglia d’oro della storia della vela sportiva nazionale. L’unica, ancora oggi, vinta da un equipaggio italiano a bordo di un’imbarcazione interamente progettata e costruita nel nostro Paese. Nel corso della presentazione, Rastrelli racconterà anche attraverso inedite immagini d’epoca quello storico evento, ricordando con gli altri ospiti le straordinarie regate e il team di atleti, tecnici, progettisti e dirigenti che, uniti da un grandissimo spirito di squadra, raggiunsero quell’incredibile traguardo.

    La pubblicazione dell’elegante volume è stata resa possibile dal sostegno di Garnell, gruppo milanese attivo nel private equity, nella finanza d’impresa, nella consulenza a grandi investitori e nell’energy management, promotore, dal 2012, del Garnell Sailing Team, e di La Scala Studio Legale.

    Filippo La Scala, ad di Garnell, ha dichiarato: “Sono lo spirito di squadra e la coesione del team gli ingredienti sempre necessari – nella vela, così come anche in tutti gli altri sport, anche quando considerati “individuali” – al raggiungimento degli obiettivi sportivi più alti, quali la vittoria ai Giochi Olimpici. È di vitale importanza che si rafforzi e si diffonda a tutti i livelli, una cultura dello sport che ne esalti la coesione di tutte le sue componenti – professionistiche e amatoriali; federali, locali e private; atletiche, tecniche e manageriali – indispensabili al movimento velico nazionale. Solo così avremo concrete possibilità e non solo la speranza, di ripetere la meravigliosa storia che, ottanta anni fa, nel 1936, scrisse Italia”.