14 dic, 2022
Trent’anni di regate, oltre 250 velisti provenienti da 13 nazioni attesi nel porticciolo di Santa Lucia dal 5 al 7 gennaio per una sorta di mundialito della classe Optimist. Anche quest’anno i numeri del Trofeo Marcello Campobasso lasciano pochi dubbi sulla qualità dell’evento; la regata organizzata dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia è, dal 1993, il primo appuntamento velico dell’anno e accoglie molti piccoli campioni, impegnati in tre giorni impegnativi di sport.
Nel 2023 va in scena l’edizione numero 29 del Trofeo (non si è disputato nel 2021, causa pandemia). I velisti, tutti di età compresa tra i 9 e i 15 anni, arriveranno da Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Israele, Lettonia, Malta (presente con la squadra nazionale Optimist), Olanda, Repubblica Ceca, Svezia e Turchia. Nutrita la rappresentanza italiana e campana, con il coinvolgimento di moltissimi club regionali.
In tre giorni di regate i piccoli campioni si contenderanno, oltre al Trofeo Campobasso, il Trofeo Unicef, da destinare al vincitore della Divisione B (categoria che raccoglie i velisti più giovani tra i giovani) e la Coppa Branko Stancic, riservata al concorrente che viene da più lontano. Si assegneranno, inoltre, le Targhe Irene Campobasso alla prima classificata femminile, e Laura Rolandi al circolo italiano che consegue il miglior punteggio totale di squadra.
Il programma prevede l’apertura con la Cerimonia dell’Alzabandiera alla presenza dei vertici della Marina Militare, il 5 gennaio. Quindi regate per tre giorni, per un totale di otto prove che apriranno il calendario nazionale. La manifestazione, che annovera nell’Albo d’Oro nomi di grande prestigio, è organizzata con Federazione Italiana Vela e Associazione Italiana Classe Optimist, in collaborazione con Marina Militare e V Zona FIV. Ha ricevuto il patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli e Coni Campania. Main sponsor dell’evento sono Porsche e Gruppo Ala. Official sponsor: Ferrarelle, Zoomiguana, One Sails, Sea Office e Mammina – Pizza e Cucina Genuina.
“Siamo molto orgogliosi di questo Trofeo che ha visto partecipare dal 1993 seimila velisti, numero da triplicare considerando accompagnatori e familiari. Un’intera economia che si muove intorno al Borgo Marinari nei primi giorni dell’anno”, ha detto il presidente del Circolo Savoia Fabrizio Cattaneo della Volta, parlando della manifestazione. “Il segreto per portare avanti con successo questo appuntamento è la grande collaborazione con le istituzioni e gli altri circoli napoletani, che ringraziamo. Quest’anno, la VII Zona FIV fornirà alcune imbarcazioni, mentre le autorità del mare ci consentiranno di predisporre i migliori campi di regata”.
Il saluto di Francesco Ettorre, presidente Federazione Italiana Vela: “Giunge alla vigilia del suo trentennale il Trofeo Marcello Campobasso, un appuntamento al quale per molte ragioni la vela italiana è molto legata, e che si conferma una occasione per vedere su uno dei più celebri campi di regata italiani una flotta ricca di entusiasmo, con presenze da molte nazioni del Mediterraneo e non solo. Come sempre quando si tratta di giovanissimi, l’evento sportivo si unisce all’aspetto ludico e formativo, con incroci di amicizie internazionali, creando quel mix che rende unico il nostro sport. Saluto il presidente del RYCC Savoia, tutti i soci e lo staff organizzativo, questa presentazione prenatalizia è anche una scusa per farci gli auguri e un arrivederci all’inizio del nuovo anno, che si aprirà per la vela in Italia proprio con questo trofeo storico”.
“Anche quest’anno la Marina Militare partecipa con entusiasmo all’organizzazione del “Trofeo Campobasso”, commenta il Capitano di Vascello Angelo Patruno, presidente della Sezione Velica Marina Militare “Ammiraglio Straulino” di Napoli. “Saremo il nostro supporto logistico ai giovanissimi skipper della classe Optimist che da più parti del mondo raggiungeranno la città partenopea. Sosteniamo con impegno l’iniziativa proposta dal Circolo Savoia. Per la Marina Militare, la pratica sportiva e l’arte di saper andare per mare costituiscono parte integrante della formazione e della professionalità di base di un marinaio. Nella formazione del marinaio e del Comandante, lo sport velico risulta essere una indispensabile scuola di vita. In mare si riconoscono i propri limiti, si adoperano tutte le proprie forze, si fa equipaggio, si impara a rispettare la natura navigando tra gli elementi, con i quali si convive e si diventa alleati”.