7 ott, 2020
Per il Reale Yacht Club Canottieri Savoia, la Classe Dragone ha un fortissimo valore simbolico. Rappresenta infatti un pezzo importante della storia velica del sodalizio e più in generale di tutta la città di Napoli, sede dell’Olimpiade nel 1960. In quell’occasione fu proprio un Dragone battente il guidone del RYCC Savoia, il Venilia, a conquistare la medaglia di bronzo con Nino Cosentino, Giulio De Stefano e Antonio Ciciliano.
Dragone per il Circolo Savoia significa anche – e soprattutto – Ausonia I-1, scafo di proprietà del club di Santa Lucia presieduto da Fabrizio Cattaneo della Volta. Il primo Dragone italiano venne costruito dal Cantiere Beltrami di Vernazzola per partecipare all’Olimpiade di Londra del 1948 nella Baia di Torquay (conclusa in quinta posizione). Donato a metà degli anni Novanta al Savoia, Ausonia ha suscitato lo stupore degli appassionati che l’hanno visto in acqua nel corso delle ultime edizioni de Le Vele d’Epoca. È possibile tuttora ammirarlo in banchina.
Insomma una storia, quella della Classe Dragone, che riporta indietro con la memoria, ai fasti del tempo che fu. Ma in questo caso la storia continua, perché sul lago di Garda si è tenuta lo scorso fine settimana la terza tappa del Campionato Italiano (dopo Alassio a febbraio e Imperia a settembre), che ha visto salire sul terzo gradino del podio Giuseppe La Scala (RYCC Savoia) con Galatea 2.
Insieme a La Scala, socio fondatore del club bianco blu, erano a bordo Roberto Benedetti e Simone Dondelli. Galatea II è un Dragone in legno costruito da Baglietto nel 1951, che – dopo avere disputato le Olimpiadi del 1952 a Helsinki e vinto il Marblehead Trophy del 1954 – fu salvato dal disarmo e restaurato qualche anno fa dai fratelli La Scala. Oggi partecipa regolarmente all’attività agonistica e si rivela molto competitivo.
Questo risultato è una grande soddisfazione per l’equipaggio e per il Circolo Savoia, legato a filo doppio alla classe velica che nel 2019 ha celebrato i novant’anni. Vecchia, sì, ma con un’anima ancora giovanissima.
Nella foto: Galatea 2 in regata sul lago di Garda.